Valle dell’Aniene e Villa Gregoriana

 

Data di presentazione: 01/06/2006

Categoria: culturale

Presentata da: Ministero della Cultura

Stato, Provincia o Regione: Lazio, Roma

Ref.. 5008

 

La Valle dell’Aniene e la Villa Gregoriana ben rappresentano il rapporto tra Uomo e Natura dall’antichità ai giorni nostri, testimoniando un percorso, attraverso i vari periodi storici, dove queste strutture si pongono quali esempi significativi dei diversi modi in cui l’uomo ha interagito con il paesaggio naturale, creando un’interazione tra architettura e natura che, dal filellenismo espresso nella concezione di Villa Adriana, attraverso il manierismo del giardino all’italiana di Villa d’Este, culmina nel sentimento del Sublime nella Natura espresso nel parco di Villa Gregoriana, con un’unicità già riconosciuta dai viaggiatori del Grand Tour. Infatti il territorio tiburtino, per la ricchezza delle sue acque e la particolare conformazione geomorfologica della Valle dell’Aniene era frequentata già in tempi antichissimi, come dimostrano i numerosi resti degli insediamenti del paleolitico superiore nelle grotte presso Ponte Lucano. La stessa città di Tivoli sorse proprio su uno sperone di roccia in un punto di passaggio obbligatorio per gli scambi tra le popolazioni romane e sannite. Il fiume Aniene, con la sua abbondanza di acque è stato usato fin dall’antichità per alimentare gli acquedotti romani e per il trasporto del travertino, ma le periodiche disastrose alluvioni spinsero papa Gregorio XVI alla realizzazione di uno spettacolare progetto che deviò il corso del fiume Aniene e il punto di caduta delle acque più lontano dalla città di Tivoli. La zona immediatamente al di sotto dell’antica Acropoli, il vecchio alveo del fiume e le ripide pareti che lo delimitavano sono state utilizzate per creare una passeggiata tra formazioni calcaree, grotte, gole e resti archeologici, in una mirabile sintesi di paesaggio naturale e artificiale che è la Villa Gregoriana.

 

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