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Al via le Giornate di studio su Il trattamento della lacuna: principi, metodologie del restauro e attualità della teoria di Cesare Brandi

Convegno Brandi

 

 

I prossimi 24, 25 e 26 gennaio 2024 si terranno presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Roma Tre le Giornate di studio sul tema del “Trattamento della lacuna: principi, metodologie del restauro e attualità della teoria di Cesare Brandi”, curate dal Direttore del Parco Archeologico di Ostia antica, Alessandro D’Alessio, Maria Carolina Gaetani, Alessandro Lugari e Tiziana Sorgoni, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura di Roma Tre, il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura e la Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio dell’Università La Sapienza di Roma

Oggetto dell’incontro è il trattamento delle lacune negli interventi di restauro e come viene affrontato su diverse tipologie di manufatti, alle quali sono dedicate singole giornate di approfondimento, al fine di verificare l’attualità del metodo di Cesare Brandi e la vitalità della sua impostazione teorica.

Cesare Brandi fu uno dei critici d’arte più influenti dal dopoguerra nonché il teorico di una moderna Teoria del restauro, inteso come “il momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte, nella sua fisicità e nella sua duplice istanza storica ed estetica, in vista della trasmissione al futuro”. Al centro dell’intervento di restauro, vi è il trattamento della lacuna, intesa come perdita di porzioni di materiale originale dell’opera – sia esso pittorico, scultoreo o architettonico -. Al problema della lacuna, da lui definita un’interruzione nel tessuto figurativo, una sorta di figuratività negativa, Brandi cercò, tra i primi, di attribuire una risposta sistematica.

A vent’anni dal convegno La teoria del restauro da Riegel a Brandi (a cura di Maria Andaloro), promosso nel 2003 dall’Università degli Studi della Tuscia, a quarant’anni dalla pubblicazione della Teoria del restauro di Cesare Brandi, con l’obiettivo di fare chiarezza e comprendere appieno la portata di tale teoria, si intende ora fare un punto sull’attuale situazione nel campo del restauro relativamente alla pratica della integrazione delle lacune del nostro inestimabile patrimonio culturale.

Il modello brandiano e la metodologia operativa ad esso collegata sono oggi perseguiti dalle numerose Scuole di Formazione Professionale. La molteplicità di indirizzi che ne consegue, arricchisce la proposta formativa e consente di differenziare le tematiche di applicazione, pur conservando un linguaggio univoco e condiviso che possiede alla base le stesse linee guida brandiane.

I vari interventi del convegno avranno per oggetto manufatti di interesse culturale realizzati nelle diverse tecniche: Dipinti murali e stucchi; Mosaici pavimentali e parietali; Manufatti lapidei; Manufatti metallici; Manufatti ceramici; Manufatti in materiale organico; Strutture murarie.

Sarà possibile seguire il convegno in diretta streaming al link che sarà indicato nei prossimi giorni nella pagina dedicata del sito web del Parco archeologico di Ostia antica. Per maggiori informazioni contattare pa-oant.eventi@cultura.gov.it

 

Programma del convegno