Siti del Patrimonio Mondiale UNESCO del Lazio

 

 

 Il Segretariato Regionale per il Lazio cura i rapporti del Ministero della Cultura  e  delle  strutture  periferiche  con  la Regione,  gli  enti  locali  e  le  altre istituzioni  presenti  nel territorio, in collaborazione con  il Segretariato Generale del MIC, servizio II – Ufficio UNESCO nel coordinamento degli uffici periferici e nei rapporti con le amministrazioni territoriali.

L’Italia entra a far parte dell’UNESCO il 27 gennaio 1948, con il deposito a Londra dello strumento di ratifica dell’Atto costitutivo dell’Organizzazione da parte del nostro Governo e, nel 1950, è istituita la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO (CNI), organismo ufficiale di raccordo permanente tra il Governo italiano e l’UNESCO, con lo scopo di favorire la promozione, il collegamento, l’informazione, la consultazione e l’esecuzione dei programmi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione la scienza e la cultura.  Il CNI opera presso il Ministero degli Affari Esteri e si occupa di promuovere, informare, consultare ed eseguire i programmi e le direttive dell’UNESCO sul territorio italiano. Link www.unesco.it

Le attività di collaborazione condotte dal Segretariato Regionale riguardano la redazione dei Dossier di candidatura e dei Piani di Gestione dei siti del Lazio di cui è proposta l’iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale; le attività di tutela e valorizzazione dei Siti già iscritti e l’aggiornamento dei Piani di Gestione ed il loro monitoraggio.

I Piani di Gestione sono uno strumento capace di promuovere progetti di tutela e valorizzazione coordinati e condivisi dai vari soggetti e realtà operanti nel territorio, che contribuiscono alla salvaguardia del sito e a favorire l’ottimizzazione delle risorse e la razionalizzazione degli investimenti economici. Ai Piani di Gestione afferiscono, quindi, in un approccio olistico, diverse  tematiche, come ad esempio (nel caso di una città)  la conservazione dei monumenti, la gestione del territorio e dei flussi turistici, l’organizzazione della mobilità, del commercio e dell’artigianato locale e qualsiasi aspetto della vita culturale e sociale cittadina.

Ad oggi, il Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per il Lazio partecipa, insieme alle competenti Soprintendenze e ad altri soggetti istituzionali interessati, alle attività di redazione, aggiornamento e monitoraggio dei Piani di Gestione  dei seguenti Siti UNESCO:

 

Ad essi si aggiungono le seguenti proposte di candidatura in corso di cui sono già insediati i tavoli tecnici:

  • Appia Regina Viarum (infrastruttura viaria): è in corso la candidatura dell’ itinerario della Via Appia per la valorizzazione dell’ antico asse viario da Roma a Brindisi. Il sistema viario della Via Appia assume una rilevanza notevole nelle azioni di tutela e valorizzazione, che il Ministero sta portando avanti, anche a valere sul Piano stralcio “Cultura e Turismo” FSC 2014 – 2020- Delibera Cipe 3 del 1 maggio 2016. Nel mese di settembre 2020, si è svolta la prima riunione di coordinamento;
  • Candidatura UNESCO dei Monasteri Benedettini (sito seriale trans regionale) rappresentati nel Lazio dall’ Abbazia di Santa Maria di Farfa, dai Monasteri di Subiaco (Sacro Speco e Complesso di Santa Scolastica) e dall’ Abbazia di Montecassino: “Il paesaggio culturale degli insediamenti benedettini dell’Italia medievale”, che compongono un sito seriale, costituisce la testimonianza materiale più rappresentativa di un fenomeno, il monachesimo benedettino, che irradiandosi dall’Italia ha inciso profondamente nella crescita intellettuale e culturale, plasmando le civiltà mediterranee del medioevo e contribuendo, sin dall’età carolingia, allo sviluppo intellettuale, politico ed economico dell’Europa moderna e alla formazione del Romanico;
  • La Via Francigena (infrastruttura viaria): La Via Francigena in Italia è la prima e più importante strada che, nel Medioevo, collegava i paesi oltre le Alpi occidentali a Roma: meta principale – insieme a Gerusalemme e Santiago di Compostela – per i pellegrini che, all’ epoca, viaggiavano da tutta Europa. Nel maggio 2020, si è svolta la prima importante riunione internazionale fra i rappresentanti dei quattro Paesi della Via Francigena (Italia, Svizzera, Regno Unito, Santa Sede) organizzata dal Ministero italiano dei Beni culturali.
  • Le Ville della nobiltà papale: La campagna laziale è ricca di dimore signorili, o ville suburbane, edificate a partire dalla seconda metà del Cinquecento per l’alto clero e da esponenti dell’aristocrazia legati alla corte pontificia a Roma. Il particolarissimo rapporto con l’ambiente è sicuramente l’aspetto più spettacolare: il progetto di ogni villa è stato concepito tenendo conto del paesaggio circostante.

 

Questi siti sono stati inseriti nella Tentative List, la lista propositiva nazionale italiana disponibile sul sito ufficiale dell’ UNESCO: http://whc.unesco.org/en/tentativelists/6107/, dove è anche possibile consultare il documento redatto e inoltrato dall’ attuale Ministero della Cultura per la proposta di inserimento nella WHL.

Di recente, il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha considerato e approvato la candidatura italiana del Paesaggio culturale di Civita di Bagnoregio (VT),che rappresenta un esempio eccezionale di resilienza della comunità e di interazione umana con un ambiente ostile. Il borgo medievale di Civita di Bagnoregio è stato, peraltro, dichiarato di interesse  particolarmente importante con decreto n. 73/2020 della Commissione Regionale per il patrimonio culturale del Lazio. La  candidatura di Civita di Bagnoregio sarà presentata all’ esame del Comitato del Patrimonio Mondiale nel 2022.

 In particolare, nell’ambito del sito UNESCO del Centro Storico di Roma, ricadono alcuni dei principali cantieri e progetti di restauro e valorizzazione condotti dalla stazione appaltante del Segretariato Regionale del MIC per il Lazio, nell’ ottica di una rigenerazione della periferia urbana, tra i quali l’ Ex Arsenale Clementino Pontificio (ricadente nella Buffer Zone , ancora in via di definizione del sito UNESCO di Roma), il Convento e la Chiesa di S. Francesco a Ripa, e nelle immediate vicinanze del Lungotevere, la Basilica di S. Cecilia in Trastevere e la Casa Museo di Dante, oltre ai lavori di rifunzionalizzazione e adeguamento normativo del Complesso monumentale di S. Michele a Ripa Grande, sede del Segretariato Regionale per il Lazio e di altri Uffici e Direzioni del MIC.