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Progetto di riqualificazione dell’ ex-Arsenale Clementino Pontificio

ArsenalePontificio

GRANDI PROGETTI: RESTAURO E VALORIZZAZIONE

dell’EX ARSENALE CLEMENTINO PONTIFICIO

da destinarsi a sede della

FONDAZIONE LA QUADRIENNALE DI ROMA

 

 

Dopo anni di abbandono, il complesso dell’ex Arsenale Pontificio  in  Via  di  Porta Portese 11/12, raro esempio di architettura fluviale ancora superstite a Roma, è oggi al centro di un importante progetto di valorizzazione e recupero funzionale, condotto dal MiBAC, al fine di recuperare e valorizzare l’immagine dello storico complesso, ripristinare le relazioni della città con il fiume, promuovere e divulgare l’arte contemporanea.

In questo scenario, a seguito dell’inserimento dell’Arsenale, da parte del MiBAC, nel Piano strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” e del conseguente stanziamento di  7.000.000 di Euro, il 20 marzo 2018 è stato firmato un Accordo di valorizzazione tra il MiBAC  e  la Fondazione La Quadriennale di Roma per la realizzazione di un polo dedicato alla creatività contemporanea italiana, destinato a divenire la nuova sede della Fondazione stessa.

Il progetto di restauro, adeguamento funzionale ed allestimento del complesso finanziato dal MiBAC, punta quindi a riscattare un luogo storico della città, trasformandolo in uno spazio pubblico ad alta valenza culturale in cui sviluppare ed approfondire i linguaggi espressivi dell’arte italiana del XX e del XXI secolo.

Secondo questa linea di lavoro il Segretariato Regionale per il Lazio ha predisposto un D.I.P. (Documento di Indirizzo Progettuale) ed ha affidato ad Invitalia le funzioni di Centrale di Committenza, ai sensi del D.Lgs. 50/2016, riservandosi, ai sensi di legge, le funzioni di Stazione appaltante.

E’ stata quindi bandita una gara per l’affidamento dei servizi di Progettazione esecutiva e di Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, relativi all’intervento suddetto, procedura che si è conclusa in questi giorni con l’aggiudicazione del servizio. Entro quattro mesi, quindi, si potrà avere il progetto esecutivo per istruire la gara d’appalto dei lavori.

Le linee di indirizzo, dal punto di vista architettonico, avranno come obiettivo primario quello di curare il processo di restauro, consolidamento e recupero funzionale dei manufatti storici del Complesso, ma, al tempo stesso, operare delle “addizioni compatibili”, ovvero piccoli innesti contemporanei, espressione di un linguaggio di qualità che permettano l’immediata lettura dell’intervento del XXI secolo, garantendo il potenziamento ed il rilancio delle caratteristiche storico spaziali delle preesistenze  salvaguardando, altresì, il giusto peso del contenuto artistico delle esposizioni, sempre nel rispetto del contenitore storico.

Il progetto di riconversione del sito prevede quindi sia la conservazione e tutela del Complesso, sia l’attribuzione di nuovi usi ai manufatti originali, secondo una precisa organizzazione volta a definire, attraverso un programma artistico e scientifico, un nuovo spazio di riferimento per la città ed un luogo di scambio culturale ed istituzionale per l’arte contemporanea italiana.

Appena saranno completate le operazioni di messa in sicurezza e di primo consolidamento attualmente in atto, condotte dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Comune di Roma, il Segretariato Regionale, con il proprio progetto, prevede di rifunzionalizzare tutti i manufatti del Complesso, ovvero l’Arsenale stesso, le Corderie ed il Magazzino del Sale e di “ridisegnare” lo spazio aperto, di oltre 3000 mq, che potrà essere restituito all’uso pubblico, come una sorta di piazza delle arti affacciata sul fiume e sulla città.

L’ “Arsenale” vero e proprio, l’edificio architettonicamente più rilevante dell’intero Complesso, sarà deputato alle funzioni di rappresentanza ed ospiterà mostre, eventi e conferenze in uno spazio flessibile, in grado di soddisfare tutte le esigenze espositive.

Nell’edificio detto “Magazzino del Sale”, è previsto un sistema di accoglienza con bookshop, caffetteria e annessi spazi all’aperto, mentre il fabbricato delle cosiddette “Corderie” dovrebbe ospitare la sede operativa della Fondazione La Quadriennale e l’Archivio-Biblioteca (ArBiQ), ovvero il centro di documentazione sull’arte italiana di XX e XXI secolo, che conta circa 40.000 volumi, tutti di notevole interesse storico.

Al recupero dei manufatti storici del Complesso si accompagna infine la riconfigurazione dello spazio aperto che, da spazio di risulta tra gli edifici, verrà trasformato in un vero e proprio giardino urbano, atto ad ospitare manifestazioni, aree per la ristorazione, nonchè percorsi pedonali ed espositivi  con terrazzamenti verdi volti a ripristinare la connessione visiva tra le mura ed il Tevere.

Proprio per le caratteristiche intrinseche del luogo, infatti, il progetto punta, attraverso la definizione dei percorsi, a ristabilire un dialogo tra il fiume, le mura cinquecentesche, lo spazio aperto ed i manufatti edilizi, costituendo una vera e propria cerniera tra la città e il fiume.

 

https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/sviluppiamo-i-territori/centrale-di-committenza/notizie/roma-aggiudicata-la-gara-per-riqualificare-ex-arsenale-clementino-pontificio

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_656293855.html

Il nuovo Arsenale dei papi una casa d’arte sul fiume dal Messaggero del 18 dicembre 2018