Tutela dei beni paesaggistici
22 Febbraio 2012
Bari, Teatro Petruzzelli (Facciata)
articolo1
23 Febbraio 2012

cosa facciamo

COSA FACCIAMO


 

 

Le Direzioni Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici sono uffici di livello dirigenziale generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del quale sono organi periferici.

Le competenze degli uffici sono normate dall’art. 17 del DPR n. 233 del 26 novembre 2007 novellato da DPR n. 91 del 2 luglio 2009 ( Riorganizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e degli uffici di diretta collaborazione del Ministro).

In sintesi, le principali attività svolte dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio sono le seguenti, ( gli articoli di legge citati sono quelli del Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 meglio noto come Codice dei Beni Culturali):

  • Coordiniamo, nel rispetto delle singole autonomie scientifiche, le attività delle undici strutture periferiche afferenti, presenti nel territorio laziali;

  • Curiamo i rapporti istituzionali del Ministero e degli undici uffici afferenti con la Regione Lazio, gli enti locali e le altre istituzioni presenti nel Lazio;

In particolare poi, il Direttore Regionale:

  • esercita sulle attività degli undici uffici afferenti poteri di direzione, indirizzo, coordinamento e controllo e, solo in caso di necessità ed urgenza, dopo aver informato il direttore generale competente per materia ed il Segretariato Generale, esercita poteri di avocazione e sostituzione;

  • verifica la sussistenza dell’interesse culturale nei beni appartenenti soggetti pubblici e a persone giuridiche private senza fine di lucro ( art. 12). La norma dispone infatti che tali beni, verificata la condizione di anzianità maggiore uguale ad anni 70, rimangano vincolati fino a quando non sia intervenuta la verifica in argomento;

  • dichiara, su proposta delle Soprintendenze di settore, l’interesse culturale delle cose a chiunque appartenenti ai sensi dell’art. 13 del Codice, ovvero emette i decreti di vincolo sia per i Beni Culturali della parte II del Codice, ( Beni Monumentali) che della parte III ( Beni Paesaggistici);

  • detta, sempre su proposta delle Soprintendenze di settore, prescrizioni di tutela indiretta ai sensi dell’art. 45 del Codice cioè quelle distanze, misure ed altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l’integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro;

  • autorizza, di norma, gli interventi di demolizione, rimozione definitiva, nonché di smembramento di collezioni, serie e raccolte, da eseguirsi ai sensi dell’art. 21, comma 1;

  • dispone il contributo del Ministero nelle spese effettuate dai proprietari o detentori di beni culturali che abbiano sostenuto spese per interventi conservativi ( artt. 34, 35 ) ed eroga il contributo medesimo ( art. 37);

  • trasmette con le proprie valutazioni al Direttore Generale, le proposte di prelazione alle alienazioni di beni culturali mobili ed immobili o di rinuncia ad essa che gli pervengono dalle Soprintendenze di settore;

  • autorizza le alienazioni, le permute, le costituzioni di ipoteca e di pegno ed ogni altro negozio giuridico che comporti il trasferimento di beni culturali a titolo oneroso;

  • impone ai proprietari, possessori o detentori di beni culturali gli interventi necessari per assicurare la conservazione del bene stesso, ovvero dispone, allo stesso fine, l’intervento diretto e sostitutivo del Ministero ( art. 32);

  • concede l’uso dei beni culturali in consegna al Ministero ( artt. 106, 107);

  • esprime l’assenso del Ministero per la valorizzazione ( art. 6 ) del patrimonio culturale, sulle proposte di acquisizione in comodato di beni culturali di proprietà privata, su istruttoria degli undici uffici afferenti, e sulle richieste di deposito formulate, ai medesimi uffici, da soggetti pubblici ( art. 44 );

  • esprime il parere di competenza del Ministero, anche in sede di conferenza dei servizi, per gli interventi in ambito regionale, che riguardano le competenze di più soprintendenze di settore, ad esempio, quando si tratti di procedure che coinvolgono la Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici e quella per i Beni Archeologici;

  • richiede alle commissioni provinciali, anche su iniziativa delle Soprintendenze di settore, l’adozione della proposta di dichiarazione di interesse pubblico per i beni paesaggistici, ovvero i vincoli paesaggistici ( art. 138 );

  • adotta, su proposta della Soprintendenza di settore e sentita la Regione Lazio, la dichiarazione di notevole interesse pubblico relativamente ai beni paesaggistici ( art. 138); provvede, anche d’intesa con la Regione Lazio o con altri enti pubblici territorialmente interessati, ad integrare il contenuto delle suddette dichiarazioni;

  • stipula, d’intesa con la Regione Lazio, la redazione congiunta dei Piani Territoriali Paesaggistici Regionali limitatamente ai beni ricompresi nell’art. 143 comma 1;

  • concorda, d’intesa con il Direttore Generale competente, la proposta da inoltrare al Ministero per l’approvazione in via sostitutiva del piano paesaggistico con le stesse limitazioni di cui sopra;

  • unifica ed aggiorna le funzioni di catalogo e tutela nell’ambito della regione secondo i criteri e direttive fornite dal Segretario Generale;

  • propone gli interventi conservativi da inserire nei programmi annuali e pluriennali e nei relativi piani di spesa;

  • stipula accordi e convenzioni con i proprietari di beni culturali oggetto di interventi conservativi alla cui spesa abbia contribuito il Ministero al fine di stabilire le modalità di accesso ai beni medesimi da parte del pubblico ( art. 38);

  • adotta i provvedimenti necessari per il pagamento o il recupero di somme che è tenuto, rispettivamente a corrispondere o a riscuotere in relazione all’esercizio delle funzioni e dei compiti attribuiti;

  • predispone d’intesa con la regione Lazio, i programmi ed i piani finalizzati all’attuazione degli interventi di riqualificazione, recupero e valorizzazione delle aree sottoposte alle disposizioni di tutela dei beni paesaggistici;

  • propone al direttore generale competente i programmi concernenti studi, ricerche, iniziative scientifiche in tema di catalogazione, inventariazione dei beni cultuali, definiti in concorso con la regione Lazio ai sensi della normativa in materia; promuove l’organizzazione di studi, ricerche ed iniziative culturali, anche in collaborazione con la Regione Lazio, le Università e le Istituzioni Culturali e di ricerca; promuove, in collaborazione con le Università, la regione Lazio e gli enti locali, la formazione in materia di tutela del paesaggio, della cultura e della qualità architettonica ed urbanistica; promuove presso le scuole di ogni ordine e grado, la diffusione della storia dell’arte e della conoscenza del patrimonio culturale della Regione Lazio attraverso programmi concordati con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;

  • vigila sulla realizzazione delle opere d’arte negli edifici pubblici ai sensi della legge 29 luglio 1949, n. 717 e smi;

  • dispone, previa istruttoria delle soprintendenze di settore, l’affidamento diretto o in concessione delle attività e dei servizi pubblici di valorizzazione di beni culturali ( art. 115);

  • svolge la funzione di stazione appaltante per gli interventi conservativi da effettuarsi con fondi dello Stato o affidati in gestione allo Stato sui beni culturali presenti nel territorio di competenza;

  • organizza e gestisce le risorse strumentali ed umane degli uffici del Ministero nell’ambito della Regione, compresi gli istituti dotati di speciale autonomia ( art. 15 del DPR n. 233/2007 e smi).