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Villa dei Volusii

Villa dei Volusii. Complesso residenziale extraurbano di età romana

Descrizione: La Villa dei Volusii Saturnini – della potente famiglia senatoriale romana – venne alla luce nel 1961 durante i lavori per la costruzione dell’Autostrada del Sole. La struttura sorge su uno sperone di roccia ai piedi del monte Soratte ed è caratterizzata da una torre-casale, in tempi passati usata come torretta di avvistamento. I ruderi presenti nella zona danno una buona idea di come doveva essere, nel I secolo a.C., la villa d’otium, presso il Lucus Feroniae, di Quinto Volusio (personaggio noto a Cicerone), poi lasciata al figlio, L. Volusio Saturnino, console nel 12 a.C..

L’edificio, realizzato intorno al 50 a.C., fu frequentato fino al V secolo d.C., quando sulla parte residenziale  si impiantò un cimitero. Nel medioevo venne costruito in quest’area un piccolo edificio religioso, poi un centro fortificato con torre (oggi sede dell’Antiquarium) e infine un casale rustico. La villa è strutturata su due livelli. Sul livello superiore si imposta la residenza signorile, con atrio polistilo, con ambulacro (corridioio), pavimentato con marmi colorati inseriti su fondo nero. Sul peristilio si aprono numerosi ambienti: un tablinio (sala da pranzo), un oecus (sala di soggiorno), pavimentata con preziosi marmi intarsiati, un’esedra divisa in due parti, e, sempre sul peristilio si aprono anche i cubicola, le stanze da letto. Non manca nel sito il complesso servile, edificato a nord-est della villa signorile, riconoscibile dagli interni a nuda roccia. Ad ovest del complesso è visibile una parte del basamento dell’antico hortus (giardino), qui in epoca augustea fu costruita una grande esedra con l’intenzione di ricreare un’atmosfera da Gymnasium, dove all’esercizio fisico si univa quello intellettuale di passeggiare parlando di filosofia. Inizialmente la villa ebbe l’aspetto di una lussuosa abitazione di campagna, in seguito divenne un vasto complesso rurale con numerosi schiavi che lavoravano la terra, unico esempio del genere arrivatoci così ben conservato. Grazie ai resti archeologici della villa dei Volusii è possibile immaginare quello che fu il passaggio tra la produzione dell’olio, del vino e dell’allevamento di animali pregiati e lo sfruttamento intensivo di colture, per lo più di cereali, che richiedevano un gran numero di schiavi; la creazione cioè del grande latifondo che dette origine alle servitù coatte dei contadini del tardo impero e del Medioevo.

 Località: Capena 

Indirizzo: Accessibile dall’area di servizio Feronia Ovest della diramazione Roma Nord dell’Autosole (Casello di Fiano Romano) oppure Via Tiberina (altezza cancello d’ingresso di Lucus Feroniae)

Orario di apertura: Dal lun al ven 9,30 – 17,00. Sabato 9,00 – 12,00 / 13.30 – 16.30. Chiuso domenica e festivi

Costo del biglietto: gratuito

Telefono: +39 0765/459265 (Punto Blu Società Autostrade)

Email: sba-em@beniculturali.it

Sito web: http://www.etruriameridionale.beniculturali.it/index.php?it/188/descrizione