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Santuario siriaco al Gianicolo

Santuario siriaco al Gianicolo

 

Descrizione: Situato alle pendici del Gianicolo, sull’altra sponda del Tevere, distante dai culti ufficiali, il santuario era uno dei tanti templi orientali frequentato dalla popolazione di Trastevere quand’era ancora formata in gran parte da immigrati dell’Est. Il tempio risale al IV secolo d.C. anche se sotto di esso sono presenti tracce di un tempio più antico. È accertato che il santuario venne ricostruito in nuove forme dopo una distruzione, probabilmente un incendio, da un certo Gaionas, ricco mercante siriano.

Il santuario ha una pianta molto singolare, è costituito sostanzialmente da due parti contrapposte separate da un cortile centrale, sul cui lato sud si apriva l’ingresso del tempio. Il settore situato a occidente del cortile, maggiormente conservato, consiste in un’aula con un’abside sul fondo, preceduta da una sorta di vestibolo e affiancata da due ambienti stretti e lunghi. In quest’aula è stata rinvenuta una statua in marmo raffigurante Giove seduto in trono. All’estremità opposta del cortile vi è una saletta di forma romboidale con un altare triangolare al centro, preceduta da un piccolo ambiente absidato e affiancato da altre due stanze a pianta pentagonale, questa parte dell’edificio doveva essere riservata ai sacerdoti e alle pratiche di iniziazione mentre la zona occidentale era destinata al culto.

L’area era nota sin dalla remota antichità come ‘bosco sarco’, luogo che per un periodo venne dedicato alle Furie, divinità vendicatrici che tormentavano i criminali. Fu qui che, fuggendo gli oppositori che volevano ucciderlo, il grande proletario romano, Caio Gracco  si tolse la vita nel 121 a.C. I suoi nemici non persero occasione e dissero che le Furie lo avevano chiamato a pagare il fio presso il loro santuario.

Il sito è attualmente chiuso per lavori di messa in sicurezza.

 

 

Località: Roma

 

Indirizzo: Via Dandolo, 45

 

Orario di apertura: Su richiesta

 

Costo del biglietto: Gratuito

 

Telefono: +39 06/68485162