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L’architetto Luigi Moretti riscoperto attraverso le sue carte

luigimoretti

 “L’ Archivio  Risanato”

 

Nell’ interno dell’ appartamento di Ettore Muti immaginato dall’ architetto Luigi Moretti e oggi non più esistente, antiche vestigia romane campeggiano in modo quasi scenografico accanto a pelli di animali e a gabbie, che imprigionano animali feroci ed esotici; i mattoni lasciati a vista e le stanze impreziosite da lunghi tendaggi, unici elementi sinuosi nella composizione. L’ acquerello, conservato presso l’ Archivio Moretti Magnifico a Roma, è uno studio giovanile del 1940, una delle sue prime riflessioni sul tema dell’ abitare. Vi si coglie l’ inedita vena intimistica dell’ architetto romano destinato a grandi onori.  Luigi Moretti resta uno dei protagonisti della storia dell’ architettura del XX secolo. Ancora oggi le sue opere intrigano e affascinano per la loro modernità: dalle prime architetture fasciste alla ricostruzione post-bellica tra Milano e Roma fino all’ esperienza americana (Watergate di Washington). In occasione della XVI edizione della Giornata del Contemporaneo  e della recente riapertura degli archivi per effetto del  Dpcm 3 dicembre 2020, il Segretariato Regionale per il Lazio vuole ricordarlo attraverso i materiali originali e in gran parte inediti, sedimentati nel tempo nell’ ampio fondo privato detenuto dall’ erede Tommaso Magnifico  a Roma.

Identificare e salvaguardare gli archivi privati di architetti e progettisti è da sempre un compito complesso per la specificità delle fonti da conservare – spesso a rischio di perdita o di dispersione -.  Solo di recente l’Archivio Moretti Magnifico (1917-1973) è stato dichiarato di notevole interesse storico con decreto del 12/09/2019 e costituisce un bene di pubblico godimento nella sua attuale consistenza fisica. Uno zibaldone di ben 5.500 disegni, 4.700 fotografie d’ epoca, 17 tempere, e poi modelli, schizzi,  articoli, ritagli di giornale e cataloghi di mostre, che consentono di ricostruire la genesi progettuale delle sue opere, di cogliere la complessa personalità di architetto, editore e gallerista e la molteplicità dei suoi interessi, finanche il suo amore per Michelangelo Buonarroti, documentato oltre che dalla partecipazione al convegno internazionale di studi michelangioleschi (1964) con il saggio Le strutture ideali dell’ architettura di Michelangelo e dei barocchi, anche dalla proiezione del film-documentario “Michelangelo”, realizzato con Charles Conrad, che vincitore nel 1964 nella sezione film d’ arte della Biennale di Venezia, anticipa in qualche modo l’ attuale produzione cinematografica sulle biografie di artisti.

L’Archivio è stato di recente sottoposto a un intervento di restauro parzialmente finanziato con contributo in conto capitale ex art. 35 del D.Lgs. 42/2004 erogato dal Segretariato Regionale per il Lazio con decreto n. 174/2020, sulla base della programmazione finanziaria degli interventi sui beni culturali approvata dalla Direzione Generale Bilancio per l’ anno 2019 e della dichiarazione di ammissibilità ai contributi statali da parte della Soprintendenza competente. I lavori sono consistiti nella fornitura di materiale necessario alla prevenzione del degrado dei documenti e nel recupero dei materiali filmici della durata di circa 120’, salvati in 60 pizze e esposti a ulteriori possibili danni. Alcuni sono materiali preparatori e di backstage per la realizzazione del film “Michelangelo”, valutati di altissimo interesse ai fini della promozione dell’ arte e architettura contemporanee, di cui l’ arch. Moretti fu esponente.  L’ importo  di  € 3.679, 98  è  stato concesso a lavori ultimati e collaudati dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, che lo scorso settembre ha trasmesso al Segretariato Regionale l’ esito del sopralluogo presso l’ abitazione dell’ arch. Tommaso Magnifico per verificare la corretta esecuzione dell’intervento ammesso al contributo e preventivamente autorizzato dalla stessa ex art. 21 del D.Lgs 42/2004.  Come è noto, la partecipazione dello Stato alle spese per interventi conservativi di proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di beni culturali, compresi gli archivi storici, prevede due diverse forme di contributo: in conto capitale a lavori ultimati e collaudati o in acconti sulla base dello stato di avanzamento dei lavori regolarmente certificati oppure in conto interessi su mutui contratti per tale finalità.  Si ricorda che le domande di contributo in conto capitale devono essere inoltrate dal 1 gennaio al 31 maggio  2021 alla Soprintendenza competente tramite l’ apposita modulistica, corredata dalla necessaria documentazione (provvedimento di autorizzazione, preventivo di spese e progetto esecutivo dei lavori, dati descrittivi e catastali nel caso di beni immobili oggetto di intervento, dati per la redazione dell’ atto di convenzione per la fruizione pubblica del bene, provvedimento di vincolo, comunicazione delle generalità del beneficiario e di altri eventuali contributi ). Le richieste di ammissibilità saranno raccolte e valutate a cura del Segretariato Regionale per il Lazio, sulla base delle proposte degli altri uffici regionali competenti, secondo le modalità stabilite dal Decreto n. 471/2018.

Ulteriori informazioni sulle procedure di concessione dei contributi in conto capitale e in conto interessi sono disponibili sulla relativa pagina del sito del Segretariato Regionale per il Lazio.

Per approfondimenti sulla figura dell’ arch. Luigi Moretti è consultabile il fondo Moretti presso l’ Archivio Centrale dello Stato (informazioni relative alla consistenza e all’ inventario sono disponibili sul sito del SIUSA – Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze archivistiche) e il Portale degli Archivi degli architetti della Direzione Generale Archivi.